Un’escursione di media difficoltà tra eremi, boschi, ruderi di antiche rocche e panorami. Lungo antichi sentieri ci si addentra tra la macchia mediterranea fino ad un luogo di culto molto importante per la zona, ovvero la Grotta di Santa Sperandia. 450 scalini da scendere per arrivare fino al luogo di eremitaggio della co-patrona di Cingoli, che visse lì per alcuni anni.
Al rientro è imperdibile il favoloso panorama che si gode dall’alto della Roccaccia, antico fortilizio a difesa e controllo dell’imbocco della cosiddetta Valle del Rio Lacque, autentico baluardo di confine tra i comuni di San Severino Marche, Montecchio (oggi Treia) e Cingoli. Sconfinati panorami che si aprono da un lato verso l’Appennino e dall’altro sulle colline fino al mare Adriatico ed il Conero. Da qui sarà possibile inoltre “leggere” il paesaggio che si apre ai nostri occhi fatto di piccole valli fluviali, di colline e di borghi.
Nota bene. Prestare attenzione dal km 2 al km 2,3 (tratto che sale dal bosco alla prateria) si costeggia la pista di down hill. Presenza di biciclette in discesa a velocita’ sostenute